sabato 20 maggio 2006

ROCCA CASTELLO (m 2.453): Spigolo Maria Grazia

Venerdì e Sabato 19-20 maggio 2006


Io e Manu


Non tutto è bene quel che comincia bene...


Rocca Castello, una delle prime vie di montagna; giunti in vetta con enorme ritardo, ovviamente dopo averci messo una vita a salire, tolgo le scarpette e infilo le... scarpe da tennis E beh, cosa volete, sono o non sono più leggere degli scarponi, quando ti penzolano dall'imbrago??? Le vie di mezzo, gli scarponcini da avvicinamento, non li avevo ancora... Cominciamo le calate e, ovviamente, a metà parete... corde incastrate! Ovviamente la doppia era bella lunga, oltre 50 m... Risalgo la corda, arrampicando con le suddette scarpe da tennis (belle comode, però ); ho fatto un machard con un cordino. A un certo punto, per aiutarmi a salire in fretta, "mungo" le corde. Risultato: a causa dell'elasticità delle corde e della lunghezza delle stesse (cioè della distanza dall'ancoraggio), l'allungamento delle corde mi sbilancia e in un attimo comincio a vedere tutto sotto-sopra e sbatto dappertutto. Mi fermo su una cengia (quella da cui ero partito a risalire le corde) larga un metro e mezzo, anche afferrandomi ad una radice che fuoriesce dal suolo. 15 m di volo. Il machard (con 3 giri) non ha bloccato. Ho male dappertutto e rimango forse privo di sensi per qualche istante, sicuramente non connetto per qualche minuto. Non ricordavo, per esempio, se stessimo salendo o scendendo... Quando riordino un po' le idee, riprendiamo le calate: va detto, infatti, che, anche se il nodo non ha arrestato la caduta, a qualcosa è servito, perchè dopo le corde si sono disincagliate Altre 4 o 5 calate e poi a piedi fino in fondo alla montagna, con un ginocchio grosso come un'anguria, due fratture alle alette laterali delle vertebre, un calcagno tumefatto ed infinite escoriazioni... Per concludere degnamente il racconto alla Joe Simpson, non manca la lunga discesa a valle con zaino in spalla (due fratture vertebrali...) e strisciata lungo i pendii: pila frontale rotta nel volo, nessun segnale telefonico, niente chiarore lunare e si scendeva non sapendo cosa c'era dove mettevamo il piede anteriore, quello che tastava il terreno... Poi, ospedale, ecc. Per chiudere in bellezza (non so se sia capitato anche a voi): PROCESSO DI NORIMBERGA con famiglia e fidanzata come pubblici ministeri implacabili (una volta appurato che non ero morto...)!!!!

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