domenica 29 agosto 2010

CRETE de la TAILLANTE (m 3.197): Science-Friction


Domenica 29 agosto 2010


Io e Manu


Oggi giornata in montagna con mogli al seguito, che significa: partenza tardi, molti viveri al seguito, costante opera di convincimento e sostegno motivazionale lungo la camminata, accampamento in riva al Lac Foréant (m 2.618), al cospetto della Crete de la Taillante (m 3.197).
Il meteo è perfetto, c'è un po' di venticello fresco, che per qualcuno (...) significa Patagonia e sopravvivenza... :-D
Dopo aver giurato e spergiurato che la strada da fare non è molta, eccoci finalmente al Col Vieux (m 2.806), dopo una ventina di minuti dal parcheggio al di sotto del Colle dell'Agnello, appena in territorio francese:

Alle spalle delle prodi camminatrici, la nostra meta, il Lac Foréant (m 2.618).
Scendendo verso il lago, l'attenzione è rapita dalla Crete de la Taillante (m 3.197), che il primo salitore W.A.B. Coolidge ha definito una delle vette più singolari delle Alpi:

Il lago si avvicina, bellissimo:

Arriviamo giusti giusti a mezzogiorno, in tempo per mangiare!
Dopo il lauto pasto, scatta l'abbiocco generale
Come sempre, il genere femminile dimostra di patire il freddo almeno 5 o 6 gradi prima di quello maschile... Nonostante si stia benissimo, le donne si lamentano per il freddo.
Giovanna senza ritegno (ebbene sì, è lì sotto...):

Silvia, appena appena più dignitosa...

Verso le 14,30 io e Manu ci prepariamo per l'arrampicata:

L'obiettivo è la nuova via Science-Friction (5b D 5L 200 m), aperta di recente sulla parete ovest della Taillante con intenti sportivi, infatti non arriva in vetta; il tracciato qualitativo della via:

Saliamo direttamente per prati e pietraia e raggiungiamo la parete in circa 20'.
Pochi giorni fa ero stato qui ed avevo individuato l'attacco; eccolo:

Ci leghiamo, parto io per la prima lunghezza: il calcare ha un ottimo grip, anche se gli spit non sono proprio ravvicinati.
Mi diverto e raggiungo i due spit da collegare per la sosta dopo 50 metri.
Manu mi segue:

Sopra di noi, le placche del secondo tiro, sempre lisce ed uniformi:

La via in effetti è monotona e rappresenta una vera e propria lezione di aderenza di piede, un test per le scarpette.
Mentre salgo il terzo tiro, alla mia sinistra scorgo un branco di camosci:

Manu in sosta:

Dopo aver attraversato una cengia mediana, salgo la bellissima placca fessurata che segue:

Manu sale la lavagna del quarto tiro (5b), veramente splendida:

Poco dopo, siamo già quasi al termine del viaggio: salgo la parte finale della placca, supero un facile tettino ed esco a sinistra su placche più facili ed articolate:

In sosta, ci sleghiamo e traversiamo a destra verso la parte iniziale della via Normale alla Taillante; sono le 17,00.
Scendendo, ci imbattiamo in una quantità incredibile di stelle alpine:

Torniamo al nostro "campo" e... non troviamo più nessuno!
Silvia e Giò sono tornate alla macchina, con l'ombra il freddo era troppo duro...
Un'ultima foto alla parete...

poi torniamo anche noi, stracarichi!
Mezz'ora dopo siamo all'auto, dove la vista è rapita dal contrasto di colori vivaci intorno alla vetta del Pain de Sucre (m 3.208), dove ero stato anni prima con Gian:

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