sabato 12 gennaio 2013

MONTE BRACCO (m 1.100): Orme Rosse + Hotel Circe + Via della Rampa

Sabato  12 gennaio 2012

Io e Paolino l'Alpino

Dopo la fastidiosa influenza, che mi ha fatto saltare il week-end più bello possibile dal punto di vista meteo e termico, torno in pista: ma il problema è... dove???
Decidiamo di fidarci del microclima del Monte Bracco (m 1.100), dove sappiamo che la temperatura è sempre incredibilmente mite.
Per noi è un ritorno alle origini, non veniamo qui da molto tempo ed è sempre un piacere!
Partiamo con calma, stanti le previsioni di brusco calo delle temperature; il clima rimane pessimo fino all'ultimissimo momento, vale a dire fino all'abitato di Sanfront... Solo salendo verso il parcheggio del Bracco usciamo dalla nebbia e dalla galaverna (-5°C) e veniamo investiti da un sole radioso.
La salita è sempre piacevole e, man mano che saliamo, la temperatura sale.
La scelta cade sul settore dello Sperone della Maga Circe: quando vi giungiamo non c'è nessun altro e si sta benissimo:
Il vicino Castello si staglia contro il cielo azzurro:
Iniziamo con la via Orme Rosse (5c/6a   4L   80 m):
Ci leghiamo, attacco io il primo tiro (5c), di pura placca:
Paolino mi segue:
Per proseguire ancora in placca (5b) fino alla cengia che taglia la parete:
Il tiro è molto breve e un po' incomprensibile, ma tant'è.
Sotto di noi, la nebbia in cui versa il recinto sociale
Le placche di gneiss si scaldano e a loro volta riflettono i raggi del sole:
La terza lunghezza (5c) propone una partenza delicata, poi ancora le rassicuranti placche del Bracco, su cui arrampico sempre in completo relax, condite da qualche passaggio delicato:
Raggiungo la comoda sosta e recupero il socio:
La parete è bellissima, come la roccia e la chiodatura; sembra un piccolo angolo di Yosemite:
Paolino sale il quarto ed ultimo tiro (5c/6a), con movimenti splendidi, prima su un muro, poi lungo lo spigolo arrotondato e placcoso:
Un paio di doppie, una delle quali ci fa dannare e mi fa risalire a prusik per liberare le corde intrecciate da qualche parte in alto, e siamo alla base.
Ora per me è il momento di chiudere un vecchio discorso, un tentativo di salita interrotto sul più bello dalla pioggia, anni fa: la via è Hotel Circe (5c/6a   2L   55 m):
Attacco il primo tiro (5c+), quello che avevo dovuto interrompere: partenza un po' aleatoria, poi una serie di muretti e placche senza difficoltà, quindi il traverso in diagonale a destra per attaccare un muro strapiombante, con prese discrete:
Studio un attimo il passo, poi lo risolvo agevolmente rimanendo un pochino più a destra di quanto pensassi in un primo momento.
Quasi ignoro lo spit che si incontra in uscita, essendo ormai fuori, e raggiungo la vicina sosta.
Recupero Paolino, che stranamente non riesce a venire a capo del passaggio strapiombante.
Poi prosegue lungo la placca del secondo tiro (5c/6a), che in realtà avevamo già percorso in passato, senza problemi eccessivi:
Con una sola doppia, in parte nel vuoto, siamo a terra:
Cambiamo settore e passiamo sotto al Castello per andare a salire una delle vie messe a nuovo da Giacottino e soci: la Via della Rampa (5c   2L   55 m):
Salgo il primo tiro (5b), senza problemi:
La via è ottimamente attrezzata a fittoni resinati:
Paolino sale il secondo tiro (5c), molto molto atletico e faticoso:
La giornata si chiude qui, la mia rinascita dall'influenza dei giorni scorsi è stata sana, utile e divertente, come sempre.
Prima che la nebbia salga fino alle pareti, scendiamo e torniamo al parcheggio, dove la temperatura invece è già a zero, sembra un altro mondo.

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