sabato 20 dicembre 2014

TRE DENTI di CUMIANA (m 1.348): Via dei Diedri

Sabato 20 dicembre 2014
Io e Paolino l'Alpino

Un bel sabato dal sapore tipicamente primaverile, anche se il calendario recita 20 dicembre...
La meta sono i Tre Denti di Cumiana (m 1.348), dove abbiamo già scalato altre volte e dove mi trovo particolarmente a mio agio.
Partiamo alle 7,00 e un'ora e mezza dopo siamo in cammino, dopo aver parcheggiato a Cantalupa.
La temperatura è fresca, ma le previsioni parlano di condizioni primaverili e così sarà.
La vista sui Denti è spettacolare:
L'avvicinamento è relativamente lungo (1h 20'), per una via invernale con le giornate corte e certamente fa un bel po' di selezione; niente falesisti puri, da queste parti, di solito...
L'obiettivo è la Via dei Diedri (5b   7L   180 m), una via recentissima, chiodata nel 2014 completamente a chiodi, tranne le soste a spit.
Ci prepariamo e verso le 10,00 Paolino attacca la prima lunghezza (5a):
Prima si salgono belle placche, poi ci si sposta a sinistra a prendere il marcato diedro; con un ultimo movimento, ci si ribalta a sinistra al di sopra del diedro, per uscire in sosta:
Proseguiamo a comando alternato; il secondo tiro tocca a me (5a): diritto lungo l'evidente diedro, ribaltandosi a sinistra dopo una decina di metri:
Come previsto, la giornata è radiosa e fa un caldo incredibile.
Paolino sale a sua volta, raggiungendo la sezione finale con un ulteriore diedro, un unico passo un pochino tecnico:
La terza lunghezza (5b+) è semplicemente splendida: una serie di diedri rovesci, da affrontare sfruttando la straordinaria aderenza del granito per l'appoggio sul piede destro:
La chiodatura è ottima, piuttosto generosa, per essere una via protetta a chiodi:
Lungo la via non ci sarà bisogno di integrare con nulla.
Paolino sale la fessura al di sopra del tetto, dopo la quale occorre spostarsi nuovamente a destra per riprendere il filo dello spigolo e raggiungere la sosta senza più difficoltà:
Scaliamo in compagnia: di fianco a noi addirittura due cordate di simpatici climbers locali stanno salendo la mitica via Gervasutti.
Alle nostre spalle, un panorama magnifico, dominato da sua maestà il Monviso (m 3.841):
Quarto tiro (5a), molto divertente e particolare: mi muovo sotto il grande tetto, verso destra, superando in placca un paio di passi in aderenza:
La terza sosta:
Dopo una prima placca, ne incontro una seconda, che offre una bella lama da accoppiare:

In uscita dalle placche, scalo un bel muro, rinvio un paio di chiodi molto vecchi ed esco alla sosta in comune con la Gervasutti.
Paolino in uscita dal muro:
La quinta lunghezza (4c) è semplice, ma divertente: un breve muretto, poi a destra lungo una rampa, sotto ad uno strapiombo, fino a doppiare lo spigolo e sostare sulla grande cengia:
Il sesto tiro (5b), bellissimo, lungo la parete finale:
Salgo in diagonale verso destra, poi su diritto con un passo leggermente aggettante ma ben appigliato; torno a sinistra ed in diagonale raggiungo la sosta:
Paolino segue a ruota, roccia magnifica:
Settima ed ultima lunghezza (5a): un singolo breve passo in uscita dal diedrino sopra la sosta, poi a sinistra e via lungo lo spigolo finale:
Eccomi poco sotto la cima, dove mi aspetta la chiesetta arroccata in posizione incredibile:









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