sabato 2 maggio 2015

PUNTA RASCIASSA (m 2.664): Cresta Nord-Est invernale

Sabato 2 maggio 2015

Io, Simone e Paolino l'Alpino

In bilico fino all'ultimo se andare o no...
Dove andare o dove no...
Alla fine mi unisco agli amici che intendono salire la Punta Rasciassa (m 2.664), in Valle Po.
Parcheggiamo a Meire Bigoire e ci incamminiamo, io con racchette da neve in spalla, Paolino e Simone sci in spalla:

Continuo a lagnarmi del fatto che non siamo su roccia a scalare e ricordo loro che ormai siamo a maggio, che gli sci possono metterli via, calpestando erba secca...
D'improvviso ecco la visione sul versante sud-ovest del Monviso (m 3.841), che ci accompagnerà tutto il giorno e che rappresenta senz'altro il piatto forte di questa salita:
Dopo i primi pendii erbosi, piuttosto ripidi, usciamo a sinistra e puntiamo alla cresta, dove troviamo la prima neve:
Io salgo con gli scarponi, Paolino e Simone seguono le lingue di neve, avendo già calzato gli sci:
Io raggiungo il filo di cresta, che manterrò, dapprima su erba:
Mi avvantaggio un po' sugli amici, che intanto sbucano anche loro in cresta:
Ci riuniamo, ora la neve si fa più continua:
Calzo le racchette da neve, con sollievo delle mie spalle:

La salita appare molto lunga, vista da qui la cima appare lontanissima:

A tratti la pendenza aumenta, di pari passo con la fatica:

Alle nostre spalle salgono le nebbie:
Pian piano la vetta si avvicina, mentre la giornata si mantiene stellare:

Alla nostra destra ci accompagna la vista sul Re di Pietra:

Un falso piano in corrispondenza di un colletto ci dà respiro:
All'orizzonte, i Quattromila del Rosa:

Ci siamo, fatichiamo nella neve a tratti sfondosa ed accumulata tra gli affioramenti rocciosi che precedono la vetta:
Tratti in forte pendenza, dove le racchette da neve sono al limite:

Una cresta rocciosa facile mi permette di raggiungere gli amici scialpinisti in cima:
Eccomi:
Poco dopo siamo in cima, senza un filo di vento e con una vista mozzafiato sul Monviso (m 3.841):

Spettacolo:
Autoscatto insieme:
Dopo la lunga pausa, una telefonata a casa, addirittura una di lavoro ed uno spuntino, scendiamo: Paolino e Simone si lanciano con gli sci, io ritorno sui miei passi con le ciaspole:
Faccio tutta la discesa da solo, ammirando un panorama ed un ambiente magnifici:

Mi sembra quasi di atterrare con un aereo...
La bella discesa, agevolata da una consistenza della neve ottima per ampie falcate in discesa, si conclude poco dopo, sempre sotto lo sguardo vigile del Re:

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