sabato 1 luglio 2017

ROCHER du PIROULIRE (m 2.517): Rave Party

Sabato 1 luglio 2017
Io e Fede

Rimedi per il caldo assillante? Una scalata con me in Francia è la risposta!
Oggi in parete siamo mezzi congelati...
Il meteo con rischio temporali nel pomeriggio ci impone una via breve e con calate: la scelta cade su Rave Party (5b   D+   6L   300 m) al Rocher du Piroulire (m 2.517), in Ubaye, dove sono stato anni fa.
Passo a prendere Fede e via verso il Colle della Maddalena e l'Ubaye.
Giunti a Saint-Ours, lasciamo il borgo e imbocchiamo uno stradino piuttosto bruttino, in cui è assolutamente consigliabile non incontrare nessuno nel senso opposto, fino al punto descritto dalla guida, in cui parcheggio abbastanza comodamente in corrispondenza di un ponte.
Percorriamo il sentiero, che nel giro di un'ora ci porta in vista della parete ovest, dove corre la via:
Teniamo il sentiero fino a portarci abbastanza in alto, per evitare perdite di quota gratuite, poi possiamo guadare il torrente comodamente e impegnare il pendio che porta alla montagna, con la liscia lavagna della falesia a sud, che aggireremo da sotto per risalire in parete ovest:
L'ultima parte della risalita è veramente infima, terreno detritico della peggior specie e pendenza tutt'altro che banale, che a tratti impone di mettere le mani a terra per tenere l'equilibrio.
Ricordo bene dove attacca la via, ci prepariamo e ci leghiamo alla base della parete, mentre in ombra fa un freddo inaspettato!
Fede attacca la prima lunghezza (5b), salendo diritto lungo placche di ottimo calcare e un diedro, con un passo in dulfer e l'uscita più semplice:
La chiodatura è a spit, ma non particolarmente ravvicinata.
Lo raggiungo, un po' intirizzito, poi ci alterniamo e vado avanti per il secondo tiro (5b), dritto in placca, per poi uscire a sinistra e salire dritto su splendida roccia lavorata:
La sosta:
La prospiciente Tete de Bréquets (m 3.039):
Fede mi chiede se mi va di rimanere in testa a tirare la via, perchè il binomio freddo polare + spit distanziato non lo entusiasma.
Accetto con piacere e salgo lo sperone che sormonta la sosta, verso destra, seguendo poi tutta la cresta articolata che caratterizza il terzo tiro (5b), facendo sosta in cima allo speroncino, sotto ad uno strapiombo. Fede segue a ruota:

Quarta lunghezza (5b): salgo il tettino che sormonta la sosta, poi scalo una magnifica sequenza di muri e placche, finendo finalmente al sole, anche se per la verità più in alto il vento gelido si fa più fastidioso:

Fede spunta al sole, mezzo assiderato:
Sopra di noi ora un tiro facile (4b): vado a cercarmi qualche passaggio iniziale, poi facile per 60 m, fino alla sosta su uno spit:

Ci sleghiamo e proseguiamo fino alla vetta, in pochi minuti, con passaggi di II:
La spruzzata di neve sulle cime più alte, segno che la temperatura da ieri si è abbassata di brutto:
La piccola cima:
Scatto in cima:
Selfie:
Via, andiamo: una sola doppia da 25 m sul versante est ci deposita comodamente al colle:
Da qui scendiamo un ripido pendio-canale, quello di sinistra (stando con le spalle alla parete), fino a ritornare alla base della parete e poi a reperire il sentiero comodo:
Scendendo, un'ultima occhiata alla nostra via:
Tutto ok, sosta ristoratrice a Saint-Ours e poi a casa, alle prossime avventure!

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