sabato 2 settembre 2017

TESTA GIAS dei LAGHI (m 2.739): Non è per Te

Sabato 2 settembre 2017
Io e Lollo

Oggi meteo incerto, così dobbiamo limitarci un po' e puntiamo alla Testa Gias dei Laghi (m 2.739), dove l'irriducibile Ciano Orsi ha aperto e chiodato pochi giorni orsono una nuova via, Non è per Te (5c   12L   300 m).
Passo a prendere Lollo e via verso il Colle della Lombarda; il meteo è bello nuvoloso e in bassa valle pioviggina, così temporeggiamo con una lauta colazione a Demonte.
Quando partiamo pare esserci spazio per aperture del cielo qua e là, anche se la situazione al parcheggio non è delle migliori:
Pochi gradi sopra lo zero, nebbia e nuvole...
Pazienza, confidiamo nelle previsioni che dicono tempo discreto fino alle 16,00 e partiamo.
In 45' siamo in vista della parete ovest della nostra montagna, ma la situazione non è molto migliorata:
A una breve apertura, prima sentiamo e poi vediamo 3 francesi all'attacco della via Ghibaudo-Giraudo, mentre noi stiamo bassi e andiamo a reperire lo sperone più basso a sinistra della grande parete.
Lollo alla base della via, che reperiamo quasi subito grazie al cordone al primo spit, non entusiasta:
Poco dopo inizia addirittura a nevischiare, mentre fa un freddo pungente, mentre siamo fermi all'attacco della via:
Decidiamo di aspettare un po', fiduciosi nelle previsioni...
Frattanto i francesi scendono dal primo tiro e dopo un po' salgono verso la cima lungo la via Normale, tanto per non aver fatto il viaggio a vuoto.
Stiamo a parlare e un po' a tremare di freddo per circa un'ora, poi... improvvisa arriva la tanto sospirata apertura!
Poco dopo attacchiamo la via addirittura in pieno sole:
Il simpatico Ciano ha deciso ultimamente di non dichiarare più le difficoltà delle sue vie tiro per tiro, ma solo la massima e l'obbligatorio.
Lollo attacca il primo tiro (5b), concatenando il secondo tiro e facendo sosta su 2 spit.
Ci alterniamo e salgo io i due tiri successivi, facili e divertenti in cresta:

Lollo segue:
Intanto la roccia si è presto scaldata un po' al sole.
Trasferimento a piedi di 25 m a destra, in basso, a reperire l'attacco dello sperone successivo.
Parte Lollo, diritto lungo una fessura, poi leggermente a sinistra, molto divertente:
Ci alterniamo al comando, salgo il tiro successivo, che mi porta in cresta, quindi a una sella, da cui scendo alcuni metri fino alla sosta:
Lollo alla sella:
La via è chiodata in maniera super-plaisir, non serve integrare assolutamente.
Scendiamo altri 20 m a destra e ci portiamo alla base degli ultimi 6 tiri.
Lollo sale il settimo (5c), lungo un diedro arrotondato con qualche passo molto delicato:
Intanto si annuvola di nuovo un po', ma si prosegue.
Salgo l'ottava lunghezza (passi di 5c), molto bella, doppiando lo spigolo a sinistra e salendo le paretine seguenti:
Resto davanti anche per il nono tiro (passi di 5c), splendido, fino alla sosta, soste che ora sono collegate con catena e anello di calata:
La decima lunghezza tocca a Lollo, mentre si è nuovamente e definitivamente annuvolato e cade di nuovo qualche fiocco: sale un primo risalto, verticale ma ben manigliato, poi un secondo muro fino alla sosta:
Con la fretta di chi non ha voglia di beccare pioggia o altro ancora in parete, scalo rapido undicesimo e dodicesimo tiro, insieme, fino al'uscita della via, in cresta:
Lollo mi raggiunge:

Salgo poi fino in vetta lungo la facilissima cresta nord, seguito dall'amico:
Abbiamo impiegato poco più di 3 ore e mezza per i 12 tiri della via, alla fin fine divertenti.
Soddisfatti, ci facciamo un bel selfie in cima, accanto alla croce:
In vetta, ricomincia a nevicare più seriamente, anche se non si ferma.
Telefonata, poi sgranocchiamo qualcosa e siamo pronti a scendere:
Il facile pendio verso il colle da cui torneremo di fronte alla parete:
Quando torniamo al colle di fronte alla parete, splende di nuovo il sereno, tempo pazzo...
Anche oggi siamo riusciti a salire una via in montagna e addirittura a tornare asciutti all'auto, obiettivo raggiunto!

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